Appariscenti orecchini dalla caratteristica forma a navetta tradizionali di Pescocostanzo.
Si producono con diverse tecniche: in filigrana, a traforo o anche a cera persa , sono composti da due corpi traforati e accoppiati, abbelliti sul lato inferiore con pendagli oscillanti in oro o con pietre, sempre in numero dispari. Questi orecchini avevano un valore apotropaico. Infatti, il tintinnìo dei vari ciondolini doveva preservare la donna da influenze negative e dal malocchio. In alcuni modelli pescolani vengono riprodotte immagini floreali o sacre come augurio di prosperità e benessere, componente ornamentale tipico degli esemplari di Pescocostanzo.
Elemento complementare e decorativo dell’immagine femminile vennero riprodotti nelle loro opere dai più importanti artisti abruzzesi di fine ‘800.
Testi a cura di L. Sette
Hits: 965